COMUNICATO STAMPA  n° 2 crisi di ROMA.
Ieri abbiamo sospeso la  pubblicazione dei messaggi che ci giungevano,  troppi e “purtroppo”  non  coincidenti alla propaganda passata attraverso i media attualmente  dominanti in Italia.
In questo anche se breve periodo, abbiamo rivisto e cercato di fare autocritica.
Fortunatamente   abbiamo trovato molti  riscontri positivi con la nostra analisi,  coincidente nei grandi media esteri indipendenti;  in Italia pare che  solo le Monde sia passato in RAI, esponendo  i nostri identici  interrogativi. Nulla di speciale, anche se ci fa piacere,  ma è  soprattutto la conferma che esistiamo, siamo obbiettivi  e che il nostro  pensiero,  anche se in Italia è isolato, è libero e giusto non suddito  di interessi e potere.
Richiamiamo l’attenzione su alcuni punti della crisi.
- Le  manifestazioni dovrebbero esprimere l’ultima fase di una partecipazione  condivisa. Durate questa fase di partecipazione le parti esprimono i  propri dissensi, chi governa  spiega le scelte e informa  i cittadini,  corregge dove possibile e cerca nel possibile di accontentare la volontà  popolare.
Quando, questa  fase, non avviene si hanno tumulti e rivolte, poiché la parte governate   usa un sistema di sussidiarietà non trasparente, non condivisa,   decisamente  assolutista.
Nei  fatti vediamo, partiti, sindacati (fatta qualche piccola eccezione di  segmento),  distanti e diretti, non  coinvolgenti, solo predisposti a  formare dei veri e propri muri nei confronti dei cittadini. 
Il  popolo si sente richiamato a condividere scelte da lui non comprese,  pertanto non condivise, questo sempre in nome di una sussidiarietà non  trasparente e chiara.
Il risultato è evidente: 
• l’ assenteismo alle elezioni,   che aumenta proporzionalmente con l’aumentare della cultura e  dell’istruzione; questo è il segnale che quando la gente,  comprende   quanto sia  ammalata la “nostra” democrazia parlamentare  rappresentativa, si rassegna e non va più a votare. Resta al voto solo  una piccola parte che lotta,  il resto sono Bongo Bunga *
• la diminuzione delle nascite,   anche queste direttamente proporzionali all’aumento della capacità  intellettuale.  Il non fare figli, in una società ormai ammalata, pare  la soluzione spontanea. D'altronde per fare un figlio e farlo viaggiare,  senza speranze concrete, in terza classe, o non potergli dare  l’occorrente, meglio non farlo.  Chi prolifica sono  sempre il Bongo  Bunga*  e la classe superiore. (ndr) Questo, nel percorso  dell’evoluzione potrebbe anche  “creare”  una sottospecie.
• La violenza, quale unica possibilità di affermazione delle proprie ragioni, siano esse giuste che sbagliate (Ben si sà che solo i più forti, i più motivati, i più cattivi vincono.).
- Chi governa, non per  interesse, ma per comunione con la società, deve dare libertà e spazio  alla gente, non creando ostacoli, con muri di parole, come è stato fin  qui fatto.  Deve creare accessibilità comprendimento, facilitazione  all’accesso delle informazioni, semplificazione della giustizia,  eliminare privilegi corporativisti,  proporre una Democrazia  parlamentare partecipava, rendere la sussidiarietà trasparente, di  facile comprensione  e condivisione. Formare la gente a comprendere e  partecipare. Un riformismo saggio e costruttivo,  condiviso con la gente  e non diretto ad favorire interessi di corporazioni o caste.
Oltre a questo,  si oppongono ad  un possibile benessere, interessi  che riguardano la questione  economica direttamente legata alla distribuzione della pubblicità per i  media.
Investimenti notevoli che  le aziende fanno e che nella nostra storia Italiana hanno prodotto  la  nascita della TV privata, in alternativa alla RAI, facendo quella  ricchezza rappresentata dal Berlusconi. 
(La  pubblicità, con l’induzione all’idea del benessere generalizzato legato  al consumismo , negato nei paesi comunisti, ha contribuito al crollo di  questi sistemi e alle grandi migrazioni verso l’occidente).
L’entrata  di Internet e dei siti WEB in questa enorme fascia economica, distrae  da questa fonte di guadagno enormi cifre,  per ridistribuirle a “  nuvola” e ridistribuire il benessere verso una società partecipativa ,   ma soprattutto  fa diminuire concretamente la disoccupazione creando  posti di lavoro per i giovani. Da questa fonte partecipativa nasce poi  la ricerca e  la biodiversità di comunicazione che produce nuove strade e  scoperte utili al benessere generale.
Questo in sintesi.
-Il punto sono quei ragazzi di Roma, che inconsapevoli  sono le vittime di giochi e interessi  ben più ampi.- 
  Non pensiamo sia giusto esemplare le predestinate punizioni ed  esasperare ancor di più gli animi, ne tantomeno rovinare delle vite già  povere e umiliate.
La  differenza con le legge speciale (Reale) del  1970 è il contesto storico. 
In  quel periodo, giusto o no, la maggioranza delle persone lottava per la  Libertà la Democrazia contro una visione indotta del Comunismo chiuso e  costretto. La liberta intellettuale la capacita di evolversi  sono state  l’approvazione di una legge speciale. 
Oggi  quali motivazioni darete? Che la pubblicità è un business che non  volete condividere con  molti altri? Che preferite un potere economico  che attribuisca ad una persona tutto il denaro e non lo distribuisca tra  la gente?  
Perché è di questo che stiamo parlando!
Già nell’aria il vento porta la parola RESISTENZA! Correggete  la rotta prima che sia troppo tardi!
Con amicizia socialista.
PES MILANO
Sapere Aude!
*
Bongo Bongo è il termine che all’inizio degli anni 70 viene definito, dai guru di internet, per identificare persone passive con capacita intellettuale obbligata, non partecipativi all’evoluzione della società , “quelli seduti davanti alla TV quale scatola magica” con la bocca spalancata, insomma come eravamo tutti quando uscì la prima radio. Questo è importante, poiché bisogna comprendere che vi sono momenti temporali diversi nell’evoluzione umana. Vi sono persone allo stato mentale primitivo e uomini allo stato mentale evoluto. Il potere deve comprendere questo, e non incorrere più negli errori già fatti con il fascismo, il quale identificava solo un grande gruppo di persone, reprimendo qualsiasi istanza di altri gruppi di pensiero.
Bongo Bongo è il termine che all’inizio degli anni 70 viene definito, dai guru di internet, per identificare persone passive con capacita intellettuale obbligata, non partecipativi all’evoluzione della società , “quelli seduti davanti alla TV quale scatola magica” con la bocca spalancata, insomma come eravamo tutti quando uscì la prima radio. Questo è importante, poiché bisogna comprendere che vi sono momenti temporali diversi nell’evoluzione umana. Vi sono persone allo stato mentale primitivo e uomini allo stato mentale evoluto. Il potere deve comprendere questo, e non incorrere più negli errori già fatti con il fascismo, il quale identificava solo un grande gruppo di persone, reprimendo qualsiasi istanza di altri gruppi di pensiero.
Bunga Bunga,   ben lo conosciamo tutti,  di indubbio piacere e interesse. Inutile  farne un’analisi poiché da sempre, chi domina, ne comprende la valenza  sulle masse e tenta di controllarlo. Pertanto non si assolve il  Berlusconi ma non si assolve nemmeno la controparte.  Il sesso  e ancora  una delle incognite della vita e per tanti e paragonabile ad altri  desideri e piaceri.
Bongo Bunga è l’insieme delle due cose.