Guerra… guerra, che guerra sia…o...sincretismo (συγκρητισμός - sygkrètismos ).
Ma almeno sapere il perché o
i perché ne va della vita che, cerchiamo di non dimenticarlo e, non farlo dimenticare a coloro che vorrebbero controllare anche i nostri più intimi attimi di vita, dovrebbe essere solo di personale disponibilità educata nel rispetto reciproco attraverso la cultura e non soggiogata.
Poi che cosa significa fare una guerra senza un motivo, salvo
quello di contrastare l’un l’altro.
Un momento dove valori come la reciprocità vengono interpretati sempre più a discapito dei poveri che oggi sono la massa da soggiogare e reprimere e per alcuni fonte di sfruttamento.
Un momento dove valori come la reciprocità vengono interpretati sempre più a discapito dei poveri che oggi sono la massa da soggiogare e reprimere e per alcuni fonte di sfruttamento.
L'indicare che siamo in una guerra di religione potrebbe non essere esatto, specie quando ci si trova danti a una tendenza diffusa della gente al sincretismo spontaneo ostacolato
da interessi economici e di potere, poiché più la gente è saggia più è disposta al sincretismo.
Anche il termine sincretismo avrebbe bisogno di un dialogo aperto al fine di raccordarne il significato storico evolutivo.
Nei fatti bisogna analizzare che la Francia essendo laica indipendente ha suggerito con la partecipazione la partecipazione dei mussulmani nelle chiese Cattoliche , dando così spazio a quei fedeli che in buona fede avevano già auspicato questa convergenza, avviando così questa nuova fase di riflessione al sincretismo.
Una posizione seguita anche dalla Italia un po forzosamente e in ritardo, molo in ritardo visto i nascosti interessi economici all'ombra del Cupolone.
Anche il termine sincretismo avrebbe bisogno di un dialogo aperto al fine di raccordarne il significato storico evolutivo.
Nei fatti bisogna analizzare che la Francia essendo laica indipendente ha suggerito con la partecipazione la partecipazione dei mussulmani nelle chiese Cattoliche , dando così spazio a quei fedeli che in buona fede avevano già auspicato questa convergenza, avviando così questa nuova fase di riflessione al sincretismo.
Una posizione seguita anche dalla Italia un po forzosamente e in ritardo, molo in ritardo visto i nascosti interessi economici all'ombra del Cupolone.
Certamente questa spinta al dialogo potrebbe essere l’avvio per la costruzione dell'era moderna dove i confini della cultura si uniscono con i confini della ignoranza e possiamo prenderne atto.
Resta i problemi degli esaltati, integralisti e ultrà religiosi che indubbiamente si oppongo a qualsiasi apertura verso un futuro condiviso e partecipe, convinti di essere loro i portatori della parola Divina trasmessa attraverso loro. Una sorta di esaltazione di mega-autostima e convinzione di essere quello che non si può essere al fine, solo di autocompiacimento e cercare di dominare e dare un senso alla propria sopravalutata vita. Noi pensiamo che queste persone vadano curate al fine che non provochino altri danni sociali .
Inoltre Il sincretismo potenzialmente penalizza degli interessi economici e politici nascosti, legati ad investimenti esagerati. Quale esempio ma non unico come potrebbe esistere un potere come quello di Comunione e Liberazione in Italia? Eppure tutto viene nascosto dai media con una passerella di politici compromessi capaci di indicarsi quali fonte di pace ma a tutti gli effetti guerra di religione.
L'uso della religione come cavallo di Troia nelle strategie geopolitiche ha addirittura rovesciato regimi e conquistato economie, un esempio ultimo ne è stata la Polonia.
Ma chi semina vento raccoglie tempesta e in una fase di globalizzazione dove lo stesso termine spazio/tempo è in discussione riducendo le distanze, si è avviata una fase di richiesta di reciprocità da parte di tutte le religioni le quali hanno colto il senso.
Pensando che i tre componenti della religione sono la fede , il culto e la filosofia intesa come ethos le credenze o ideali che completano le religioni sono lìassoluta certezza di essere loro la ragione elemento di persuasione con il logos e pathos componenti del ragionamento che andrebbero aggiornati al cambiamento del mondo, probabilmente basterebbe una conversione comune verso la Trasparenza che purtroppo viene ostacolata dagli interessi economici e politici nascosti. Resta i problemi degli esaltati, integralisti e ultrà religiosi che indubbiamente si oppongo a qualsiasi apertura verso un futuro condiviso e partecipe, convinti di essere loro i portatori della parola Divina trasmessa attraverso loro. Una sorta di esaltazione di mega-autostima e convinzione di essere quello che non si può essere al fine, solo di autocompiacimento e cercare di dominare e dare un senso alla propria sopravalutata vita. Noi pensiamo che queste persone vadano curate al fine che non provochino altri danni sociali .
Inoltre Il sincretismo potenzialmente penalizza degli interessi economici e politici nascosti, legati ad investimenti esagerati. Quale esempio ma non unico come potrebbe esistere un potere come quello di Comunione e Liberazione in Italia? Eppure tutto viene nascosto dai media con una passerella di politici compromessi capaci di indicarsi quali fonte di pace ma a tutti gli effetti guerra di religione.
L'uso della religione come cavallo di Troia nelle strategie geopolitiche ha addirittura rovesciato regimi e conquistato economie, un esempio ultimo ne è stata la Polonia.
Ma chi semina vento raccoglie tempesta e in una fase di globalizzazione dove lo stesso termine spazio/tempo è in discussione riducendo le distanze, si è avviata una fase di richiesta di reciprocità da parte di tutte le religioni le quali hanno colto il senso.
Il sincretismo nella divisione del potere.
La semplicità delle persone viene usata da sempre. I colori stessi , quale esempio, sono indirizzati ad attuare coinvolgimenti di attenzione e di pensiero, tanto che, ci troviamo per lo stesso colore con significati diversi, ognuno inventato dal potere che lo vuole detenere e pertanto lo sostiene in nome di un bene della propria gente, fedeli ignari dell’abuso che si sta facendo in nome di un bene definito indicato come comune e nelle reciprocità da alcuni e definito male da altri. Questo modo di intendere la propria ragione quale assoluta ha portato all'inquisizione nella convinzione al fin di bene che in nome di Dio la corda della tortura fosse la fonte della verità!
Come non indicare in questi schemi mentali una pazzia collettiva indotta dal potere? La stessa follia della guerra.
Il Blu in Francia è il colore della bandiera,
in Italia il blu e della Chiesa, colorato diversamente dal verde Anglosassone da verde della Lega e così via, ogni potere si attribuisce
dei riferimento personali e non condivisibili con da altri, dividendo ciò che è comune e facendolo diventare divisione.
Già attribuire dei
valori a dei colori universali liberi in natura di comune proprietà è retaggio storico di possedimento di potere indicato e riferito, individuabile dall'amico e dal nemico, un
simbolo del proprio potere sottratto alla comunità del mondo intero.
Uguale per il sincretismo , esso viene interpretato e
riferito a significati diversi
storicamente disuguali tanto da indicare nel sincretismo stesso una divenire di
divisione e non di unione.
Una unione nel termine sincretismo con una divisione basata sulla retorica delle parti
che di fatto impedisce ogni unione.
Una retorica che non è ne cultura ne sapere, .alla quale si vuole attribuire ambiguamente un
aspetto culturale mentre di fatto interdice
la libertà di tutti gli uomini.
Un fenomeno che si è sviluppato nel tempo attraverso le stesse
religioni per poter mantenere il proprio potere sulla gente di propria proprietà, sino a controllarne la gestualità e il libero pensiero.
La rivoluzione Francese ebbe la sensibilità di comprendere
queste deficienze e la espose con la Dichiarazione dei Diritti dell'uomo e del cittadino del 1789, da allora anch'essa è stata repressa dimenticata combattuta e sconfitta sottoposta all'arte della retorica tanto che oggi abbiamo diverse interpretazioni anche su Wikipedia proprio perché ancora oggi tocca quei poteri sostenuti da valori che umiliano la libertà degli esseri umani.
Il nemico era il
libero pensiero, allora come oggi.
il risultato è quello che per il conflitto in corso possiamo anche sostenere
che il non e religioso/economico ma allora è economico/religioso
e, considerando questo i risultati si vedono.
Di conseguenza logica l’unica
soluzione è ancora la Trasparenza.
La guerra ha significati diversi, secondo il sapere comune lo stesso termine ha 145 traduzioni /interpretazioni tra lingue e dialetti diversi a noi conosciuti.
Alcuni sistemi ne hanno stabilito una classificazione teorica della cause diverse che non possono sempre essere chiaramente tracciate e le distinguono, se si tratta di una guerra tra stati o tra gruppi di persone. Per gli stati, di solito in lotta per il potere, materie prime strategiche, per la colonizzazione o per motivi religiosi o ideologici. Poi vi è la teoria demografica , la teoria maltuziyanskiya spiega le cause della guerra dalla crescita della popolazione e la mancanza di risorse; la teoria della predominanza di giovani descrivono come una combinazione di un gran numero di giovani uomini con una mancanza di un lavoro di pace permanente porta ad una maggiore rischio di guerra (facendo riferimento alle teorie più popolari attualmente). La religione e l'ideologia sono fattori secondari e servono a fare la guerra legittima. Secondo queste teorie polarizzazione si verifica quando 30 al 40% della popolazione maschile appartiene al gruppo di età "esplosiva" - da 15 a 29 anni. Poi le teorie razionaliste suggeriscono che entrambe le parti agire ragionevolmente in conformità con il desiderio di ottenere il massimo beneficio con le minori perdite.
Mentre alcuni studiosi vedono la guerra come un aspetto universale e ancestrale della natura umana , altri sostengono che è il risultato di specifiche circostanze socio-culturali o ecologici.
Il marxismo spiega il conflitto guerra tra le classi e tra le potenze imperialiste e nella teoria della guerra, sostiene che la causa di tutte le guerre è della lotta di classe . Si vede la guerra come gli sforzi imperialisti progettati per aumentare il potere della classe dirigente a spese del proletariato e delle altre classi oppresse, che condivide con l'aiuto di concetti come il nazionalismo e la religione. Le guerre, pertanto, non scompariranno fino a quando la rivoluzione mondiale non creerà una società senza classi. Su questo punto dovremmo riflette su cosa ha dichiarato il Papa durante il Viaggio in Polonia 2016, sostenendo che questa guerra è per il dominio sui poveri.
La Filosofa Rosa Luxemburg ha teorizzato che l'imperialismo è il risultato di paesi capitalisei che hanno bisogno di nuovi mercati . Espansione dei mezzi di produzione è possibile solo se vi è una corrispondente crescita della domanda dei consumatori. Dal momento che i lavoratori in una economia capitalista sarebbero in grado di soddisfare la domanda, i produttori devono espandersi in mercati non-capitalisti per trovare i consumatori per i loro prodotti, e quindi guida l'imperialismo.
Nella scienzia marxista e guerre si distinguono per caratteristiche socio-storiche, e soprattutto - sul contenuto politico, giuste e ingiuste guerre, progressiste e reazionarie; Valutazione è data separatamente per ciascun lato
Attualmente vi sono solo Stati Capitalisti e pertanto la competizione avviene tra sistemi analoghi e secondo una libera concorrenza, nel caso che la stesa concorrenza venga condizionata da accordi trasversali politico religiosi avviene il conflitto poiché lo stesso sistema entra in contraddizione con se stesso.
La causa principale delle guerre è- il desiderio delle forze politiche di utilizzare la lotta armata per ottenere una varietà di scopi nazionali e stranieri.
Ci sono molte teorie, che danno una spiegazione delle cause alla base della transizione conflitto sociale alla fase militare.
la guerra si propone come "il desiderato territoriale, economica, militare o altri benefici attesi seguenti alla positiva conclusione di una guerra.
Queste teorie sono diverse ma comuni e suggeriscono differenze di personalità della gente, il processo decisionale, le emozioni, i sistemi di credenze e pregiudizi sono importanti nel determinare se i conflitti sfuggono di mano. [115] : 157 , per esempio, è stato proposto che il conflitto è modulato dalla razionalità limitata e vari pregiudizi cognitivi , [115] : 157 , come teoria del prospetto . [117]
La guerra è un vizietto umano di lunga datata le prime testimonianze registrate di guerra appartiene al Mesolitico e si trovano nel cimitero di Site 117 , che è stato determinato in circa 14.000 anni fa. Difficile pertanto cambiare le abitudini aquisite nnel tempo, anche se la nostra mente ha avuto una evoluzione e possiamo analizzare cic di questo fenomeno e correggerli,,,
Psicologo e linguista Steven Pinker ha sostenuto che i comportamenti connessi con la guerra possono essere stati selezionati dalla natura in un ambiente ancestrale grazie ai benefici della vittoria. (n.d.r. Opzione innata in ogni uomo che dovrebbe essere educata) . Egli ha anche sostenuto che, al fine di avere credibile deterrente contro altri gruppi ( così come a livello individuale), è importante avere una reputazione di ritorsione, causando negli esseri umani la possibilità di sviluppare istinti di vendetta , così come per la protezione o la reputazione di un gruppo (di un individuo) ( " onore ").
In questo periodo stiamo affrontando le Olimpiadi che sfruttano comportamenti connessi con la guerra come vittoria competitiva, possono essere stati selezionati dalla natura in un ambiente ancestrale grazie ai benefici della vittoria consolidando una fonte di formazione istintiva lasciandola priva di riflessione sino a trasferire le partecipazioni sociale di appartenenza nazionale un punto di gratificazione sia personale che collettiva.
Interessante la questione che Pinker avanza sulla ritorsione poiché una guerra imposta per il dominio dei poveri indubbiamente produrrà la ritorsione degli stessi anche se non immediata ma nel tempo e come ben conosciamo nella storia anche la manipolazione mediatica indicata sin al limite dei roghi o distruzione di cultura come già è avvenuto non riesce a cancellare la morale individuale. salvo che le stesse masse povere soggiogate non subiscano una castrazione intellettuale costringendoli ad uno stato d’ignoranza e incapacità intellettuale collettiva, in poche parole ridurle alla idiozia.
Guuardando il fenomeno sotto l’aspetto evolutivo , le guerre modificano in parte ma notevolmente la stessa evoluzione dell’uomo sono le teorie psicologiche sulla guerra che si basano argomenti basati sulla psicologia evolutiva che tende a considerare la guerra come un prolungamento della il comportamento degli animali, Gli animali sono naturalmente aggressivi, e gli esseri umani si riflettono la guerra di aggressione. Tuttavia, mentre la guerra è un motivo legato alla natura, lo sviluppo della tecnologia ha accelerato distruttivo a un livello tale che è diventato irrazionale e dannoso per la razza umana. E dei primi sostenitori di questa teoria era di Konrad Lorenz . [19]
Queste teorie sono state criticate da studiosi come John G .. Kennedy, che sostengono che l' organizzazione e le guerre in corso tra gli esseri umani differiscono in più che solo le cose tecnologiche sui conflitti regionali tra gli animali. Nega Ashley Montagu [20]con forza tali argomenti Esotismo globali, sottolineando che i fattori sociali e di socializzazione in un infanzia missione nel determinare la natura e la presenza di guerre. Mentre l'aggressività umana può essere un evento globale, la guerra può verificarsi o non verificarsi perché la associazione storica con alcuni tipi di società umane.
La psicologia evolutiva sostiene che la guerra umana - comportamento simile degli animali, che si battono per il territorio, o in competizione per il cibo o il partner. Gli animali sono aggressivi per natura, e l'aggressione risultati nella società umana nella guerra.
Riteniamo che a prescindere delle varie teorie le guerre sin che si dovranno fare dovrebbero avere uno scopo comune chiaro e, che questo sia frutto di u a analisi completa veritiera, prima che il conflitto sorga.
Gli studi antropologici:
• Azar Gat: Guerra in Human Civilization. Oxford University Press, Oxford, 2008 ISBN 978-0-19-923663-3 .
• Bernd Hüppauf : Che cosa è la guerra? Per la fondazione di una storia culturale della guerra. Trascrizione, Bielefeld 2013 ISBN 978-3-8376-2180-8 .
• Lawrence Keeley: Guerra prima di Civilization: Il mito di pacifica Savage. Oxford University Press, Oxford 1996 ISBN 0-19-511912-6 .
• Siegbert A. Warwitz , Anita Rudolf: . Guerra e Peace Games In: Lo scopo del gioco. Riflessioni e idee di gioco , 3a edizione, Schneider-Verlag, Hohengehren 2014 ISBN 978-3-8340-1291-3 , pp 126-151.
• Gisela Wegener Spöhring: l'aggressività nel gioco del bambino. Fondazione nelle teorie del gioco ed esplorando le loro manifestazioni . 1995a Weinheim
• Hawkins, Mike. Darwinismo sociale in Europa e pensiero americano, 1860-1945: Natura come modello e come la natura della minaccia , Cambridge University Press , 1997.
• Clifford Geertz "La religione come sistema culturale". In antropologico approcci allo studio della Religione . Ed. Michael Banton. pp. 1-46. ASA monografie, 3. Londra: Tavistock Publica-tions. 1966
Per gli approfondimenti sulla guerra vedi nelle pagine cliccando su questa riga.
Guerra:
La guerra ha significati diversi, secondo il sapere comune lo stesso termine ha 145 traduzioni /interpretazioni tra lingue e dialetti diversi a noi conosciuti.Alcuni sistemi ne hanno stabilito una classificazione teorica della cause diverse che non possono sempre essere chiaramente tracciate e le distinguono, se si tratta di una guerra tra stati o tra gruppi di persone. Per gli stati, di solito in lotta per il potere, materie prime strategiche, per la colonizzazione o per motivi religiosi o ideologici. Poi vi è la teoria demografica , la teoria maltuziyanskiya spiega le cause della guerra dalla crescita della popolazione e la mancanza di risorse; la teoria della predominanza di giovani descrivono come una combinazione di un gran numero di giovani uomini con una mancanza di un lavoro di pace permanente porta ad una maggiore rischio di guerra (facendo riferimento alle teorie più popolari attualmente). La religione e l'ideologia sono fattori secondari e servono a fare la guerra legittima. Secondo queste teorie polarizzazione si verifica quando 30 al 40% della popolazione maschile appartiene al gruppo di età "esplosiva" - da 15 a 29 anni. Poi le teorie razionaliste suggeriscono che entrambe le parti agire ragionevolmente in conformità con il desiderio di ottenere il massimo beneficio con le minori perdite.
Mentre alcuni studiosi vedono la guerra come un aspetto universale e ancestrale della natura umana , altri sostengono che è il risultato di specifiche circostanze socio-culturali o ecologici.
Il marxismo spiega il conflitto guerra tra le classi e tra le potenze imperialiste e nella teoria della guerra, sostiene che la causa di tutte le guerre è della lotta di classe . Si vede la guerra come gli sforzi imperialisti progettati per aumentare il potere della classe dirigente a spese del proletariato e delle altre classi oppresse, che condivide con l'aiuto di concetti come il nazionalismo e la religione. Le guerre, pertanto, non scompariranno fino a quando la rivoluzione mondiale non creerà una società senza classi. Su questo punto dovremmo riflette su cosa ha dichiarato il Papa durante il Viaggio in Polonia 2016, sostenendo che questa guerra è per il dominio sui poveri.
La Filosofa Rosa Luxemburg ha teorizzato che l'imperialismo è il risultato di paesi capitalisei che hanno bisogno di nuovi mercati . Espansione dei mezzi di produzione è possibile solo se vi è una corrispondente crescita della domanda dei consumatori. Dal momento che i lavoratori in una economia capitalista sarebbero in grado di soddisfare la domanda, i produttori devono espandersi in mercati non-capitalisti per trovare i consumatori per i loro prodotti, e quindi guida l'imperialismo.
Nella scienzia marxista e guerre si distinguono per caratteristiche socio-storiche, e soprattutto - sul contenuto politico, giuste e ingiuste guerre, progressiste e reazionarie; Valutazione è data separatamente per ciascun lato
Attualmente vi sono solo Stati Capitalisti e pertanto la competizione avviene tra sistemi analoghi e secondo una libera concorrenza, nel caso che la stesa concorrenza venga condizionata da accordi trasversali politico religiosi avviene il conflitto poiché lo stesso sistema entra in contraddizione con se stesso.
La causa principale delle guerre è- il desiderio delle forze politiche di utilizzare la lotta armata per ottenere una varietà di scopi nazionali e stranieri.
Ci sono molte teorie, che danno una spiegazione delle cause alla base della transizione conflitto sociale alla fase militare.
la guerra si propone come "il desiderato territoriale, economica, militare o altri benefici attesi seguenti alla positiva conclusione di una guerra.
Queste teorie sono diverse ma comuni e suggeriscono differenze di personalità della gente, il processo decisionale, le emozioni, i sistemi di credenze e pregiudizi sono importanti nel determinare se i conflitti sfuggono di mano. [115] : 157 , per esempio, è stato proposto che il conflitto è modulato dalla razionalità limitata e vari pregiudizi cognitivi , [115] : 157 , come teoria del prospetto . [117]
La guerra è un vizietto umano di lunga datata le prime testimonianze registrate di guerra appartiene al Mesolitico e si trovano nel cimitero di Site 117 , che è stato determinato in circa 14.000 anni fa. Difficile pertanto cambiare le abitudini aquisite nnel tempo, anche se la nostra mente ha avuto una evoluzione e possiamo analizzare cic di questo fenomeno e correggerli,,,
Psicologo e linguista Steven Pinker ha sostenuto che i comportamenti connessi con la guerra possono essere stati selezionati dalla natura in un ambiente ancestrale grazie ai benefici della vittoria. (n.d.r. Opzione innata in ogni uomo che dovrebbe essere educata) . Egli ha anche sostenuto che, al fine di avere credibile deterrente contro altri gruppi ( così come a livello individuale), è importante avere una reputazione di ritorsione, causando negli esseri umani la possibilità di sviluppare istinti di vendetta , così come per la protezione o la reputazione di un gruppo (di un individuo) ( " onore ").
In questo periodo stiamo affrontando le Olimpiadi che sfruttano comportamenti connessi con la guerra come vittoria competitiva, possono essere stati selezionati dalla natura in un ambiente ancestrale grazie ai benefici della vittoria consolidando una fonte di formazione istintiva lasciandola priva di riflessione sino a trasferire le partecipazioni sociale di appartenenza nazionale un punto di gratificazione sia personale che collettiva.
Interessante la questione che Pinker avanza sulla ritorsione poiché una guerra imposta per il dominio dei poveri indubbiamente produrrà la ritorsione degli stessi anche se non immediata ma nel tempo e come ben conosciamo nella storia anche la manipolazione mediatica indicata sin al limite dei roghi o distruzione di cultura come già è avvenuto non riesce a cancellare la morale individuale. salvo che le stesse masse povere soggiogate non subiscano una castrazione intellettuale costringendoli ad uno stato d’ignoranza e incapacità intellettuale collettiva, in poche parole ridurle alla idiozia.
Guuardando il fenomeno sotto l’aspetto evolutivo , le guerre modificano in parte ma notevolmente la stessa evoluzione dell’uomo sono le teorie psicologiche sulla guerra che si basano argomenti basati sulla psicologia evolutiva che tende a considerare la guerra come un prolungamento della il comportamento degli animali, Gli animali sono naturalmente aggressivi, e gli esseri umani si riflettono la guerra di aggressione. Tuttavia, mentre la guerra è un motivo legato alla natura, lo sviluppo della tecnologia ha accelerato distruttivo a un livello tale che è diventato irrazionale e dannoso per la razza umana. E dei primi sostenitori di questa teoria era di Konrad Lorenz . [19]
Queste teorie sono state criticate da studiosi come John G .. Kennedy, che sostengono che l' organizzazione e le guerre in corso tra gli esseri umani differiscono in più che solo le cose tecnologiche sui conflitti regionali tra gli animali. Nega Ashley Montagu [20]con forza tali argomenti Esotismo globali, sottolineando che i fattori sociali e di socializzazione in un infanzia missione nel determinare la natura e la presenza di guerre. Mentre l'aggressività umana può essere un evento globale, la guerra può verificarsi o non verificarsi perché la associazione storica con alcuni tipi di società umane.
La psicologia evolutiva sostiene che la guerra umana - comportamento simile degli animali, che si battono per il territorio, o in competizione per il cibo o il partner. Gli animali sono aggressivi per natura, e l'aggressione risultati nella società umana nella guerra.
Riteniamo che a prescindere delle varie teorie le guerre sin che si dovranno fare dovrebbero avere uno scopo comune chiaro e, che questo sia frutto di u a analisi completa veritiera, prima che il conflitto sorga.
Gli studi antropologici:
• Azar Gat: Guerra in Human Civilization. Oxford University Press, Oxford, 2008 ISBN 978-0-19-923663-3 .
• Bernd Hüppauf : Che cosa è la guerra? Per la fondazione di una storia culturale della guerra. Trascrizione, Bielefeld 2013 ISBN 978-3-8376-2180-8 .
• Lawrence Keeley: Guerra prima di Civilization: Il mito di pacifica Savage. Oxford University Press, Oxford 1996 ISBN 0-19-511912-6 .
• Siegbert A. Warwitz , Anita Rudolf: . Guerra e Peace Games In: Lo scopo del gioco. Riflessioni e idee di gioco , 3a edizione, Schneider-Verlag, Hohengehren 2014 ISBN 978-3-8340-1291-3 , pp 126-151.
• Gisela Wegener Spöhring: l'aggressività nel gioco del bambino. Fondazione nelle teorie del gioco ed esplorando le loro manifestazioni . 1995a Weinheim
• Hawkins, Mike. Darwinismo sociale in Europa e pensiero americano, 1860-1945: Natura come modello e come la natura della minaccia , Cambridge University Press , 1997.
• Clifford Geertz "La religione come sistema culturale". In antropologico approcci allo studio della Religione . Ed. Michael Banton. pp. 1-46. ASA monografie, 3. Londra: Tavistock Publica-tions. 1966
Per gli approfondimenti sulla guerra vedi nelle pagine cliccando su questa riga.