Crimea vista delle montagne al tramonto |
Ormai è appurato che le votazioni in qualsiasi paese sono
un optional per sedare e far credere alla gente di decide quale è il loro futuro, questo visto che problemi di strategia
internazionale non possono essere demandati al popolo, ignorante delle realtà
strategiche storiche religiose.
Viviamo in realtà
guidate in una silenziosa tendenza espansionistica necessaria alla sopravvivenza
stessa di poteri ormai consolidati, come
dire: l’inflazione dei poteri provoca la deflazione di altri e questo su una
scala di equilibrio precario.
La questione economica:
La conseguenza è che le posizioni internazionali si
interfacciano secondo convenienza economica, pertanto ogni nazione non fa alleanze
in base a una questione di ipotetica di giustizia, ma in base a una questione di necessita.
La questione Ucraina è ben oltre ad uno stato di
sicurezza e sta raggiungendo uno stato di allerta preoccupante, questo lo si può intuire, anche, solo guardando
la cartina geografica e pensando che per la Russia
inizierebbe il declino avviandosi alla sua scomparsa, o quasi, dalla
scena internazionale, pertanto vi è in gioco non è solo l’Ukraina ma tutta l’economia incluso l’appetitoso Gas Russo e altre ricchezze.
La scintilla della rivolta:
L’analisi della “Scintilla” può partire
considerando il popolo dei Tatari, che
sono persone di lingua turca.
vive nella parte europea della Russia con una popolazione in Russia di 5.310.600 persone (censimento 2010) e sono la seconda più grande nazione nella
Federazione russa dopo la Russia .
mussulmani in crimea |
I Tartari della Crimea è un popolo, storicamente formato in Crimea . Parlano
la lingua tartara di Crimea , la stragrande maggioranza dei Tatari
di Crimea sono- musulmani - sunniti appartengono alla Hanafi madhhab, qui già la situazione si complica poiché
questi Tartari si rifanno a una scuola
giuridico-religiosa islamica che all'interno del sunnismo si occupa delle problematiche connesse alla Legge Coranica.
Ormai pare proprio che dubbi non ce ne siano
più, gli incidenti in Ukraina, sponsorizzati o no da qualcuno, hanno un innesco fatto, tanto che oggi HUMANS RIGHTS WATCH - riporta il titolo Dispatches: trapelato chiamata, ma
dov'è la Verità in Ucraina? . Nel quale per una rapida crescita di "comprensione" viene scritto che sembra:"dietro i cecchini non vi era il
deposto presidente Viktor Yanukovich ma qualcuno dalla nuova coalizione"...
In effetti ben
si è compreso che nulla è scaturito spontaneamente dal popolo, ma lo stesso è stato guidato a
sua insaputa verso questa situazione, ripetiamo prevedibile, poiché, ripetiamo, ben si
sa che la Russia non potrà mai rinunciare alla Crimea.
Sullo
scacchiere storico vi è anche l’Italia poiché
l’'evento chiave che ha lasciato un segno nella storia della Crimea, quello che è successo nel 1475, con la
conquista del dell'Impero Ottomano, apparteneva prima alla Repubblica di Genova e al Principato di Theodoro che si formò nel 1204 durante la IV Crociata indetta da Papa Innocenzo III all'indomani dell'elezione al soglio Pontificio nel 1198 , comprendente la costa
meridionale della penisola e la parte adiacente dei Monti di Crimea, la
successiva conversione in un vassallo Khanato di Crimea in relazione allo stato
ottomano e il verificarsi nella penisola della PAX Ottomana "spazio culturale"
dell'Impero Ottomano.
Pertanto poiché La Repubblica di Genova è Italiana si potrebbe rivendicare un nostro storico
Diritto… Non dimentichiamo poi la quarta crociata!
La possibile evoluzione:
Ora però le cose si complicano
ancor di più poiché sorge sui media il parallelo con la questione questione Afgana e in oltre anche di quella Kossovarra con quella di Crimea, Questo anche se pare non ha senso paragonare la Crimea con Afganista o l'Ucraina con il Kosovo e
la Serbia. La Serbia aveva minacciato i kosovari, mentre l'Ucraina non minaccia
nessuno. Per Il parallelo Afganistan la storia attuale parla già da se.
Per i media tuttavia ci sono molte somiglianze
tra la Crimea e il Kosovo tanto da far scrivere sulla voce della Russia
che “Se Putin ha deciso di essere il
nuovo Milosevic, l'Occidente vedrà una nuova divisione in Europa.”.
Il fatto è
pertanto che già media e poteri politici nei vari paesi si stanno schierando da
una parte o dall'altra portando a manifestare e cercando di coinvolgere la popolazione, quella stessa
popolazione che sarà chiamata a soffrire per le sue scelte.
Riflettendo in
modo indipendente e cum grano salis, noi
cittadini manifestiamo per un severo richiamo per una nuova unità Europea che
possa schierassi a favore della non conclusione armata ma in una conclusione
staccata da influenze economiche dogmatiche e posta al solo interesse della
gente.
Abbiamo vissuto, servito le armi in un momenti di guerra fredda e ci
auguriamo che gli attuali confronti economici del tanto peggio tanto meglio non
ci riportino a quegli anni bui.
Come ben abbiamo compreso, la non superata crisi economica che ci sta investendo è la causa di questa
realtà. Purtroppo quasi tutti i media negano i fatti e non sono più attendibili poiché legati ad
interessi e cercano di far schierare i loro greggi, pena la scomparsa. Questo
auto-innesco dovrebbe essere fermato immediatamente ripristinando un insieme
di sistemi Democratici aperti e trasparenti. Ma ormai pare troppo tardi...
Come Illuministi e Socialisti invitiamo tutte le parti già schierate a
fare un passo indietro e riflettere attentamente poiché se continuerà la corsa
alla prepotenza, la conclusione potrà essere solo violenta; su quale scala di violenza nessuno può
prevedere.
Ben sappiamo che le guerre avviate dal "tanto peggio tanto meglio" e vengono vinte dai più forti e cattivi
sulla sofferenza della gente.
Certo è che comunque il mondo intero da questa vicenda, guerra o non guerra, ne uscirà comunque sconvolto.
Certo è che comunque il mondo intero da questa vicenda, guerra o non guerra, ne uscirà comunque sconvolto.