Aspettando un inverno all'insegna del dramma sociale l’etere diffonde la sua voce indicando i veri colpevoli delle malefatte.
Nei fatti, nei giorni scorsi le radio private di potere hanno definito la situazione nel seguente nodo: - I responsabili politici Cattolici non hanno colpa della loro malefatte (ndr. Furto dei nostri soldi, mancata trasparenza ecc.) poiché la colpa vera è di coloro che non hanno pregato sufficientemente per loro. Un esempio ascoltato: “ fratelli riflettiamo bene sulle questioni imputate a politici e religiosi cattolici, se la colpa è loro oppure è nostra che non gli siamo stati sufficientemente vicini spiritualmente e gli abbiamo aiutati con la preghiera.”
Una voce che si è sentita forte, quando casualmente il Consiglio di Stato boccia il decreto Imu sulla Chiesa; anche se già nel 2010 l’UE ha avviato una procedura d'infrazione contro il nostro Paese per gli allora sconti Ici alla Chiesa e la stessa UE ha sollecitato più volte il rispetto delle regole comunitarie.
Non è che la punta della vera evasione, rappresentata, oltre dalle sceniche operazioni della Guardia di Finanza, dalle migliaia di persone che nel nero più profondo dall'evasione dei contributi per il personale domestico, all'evasione delle tasse e su vini e oli benedetti, proprietari di vasti immobili, umili rappresentanti della scomparsa di intere vie a scopo di speculazione immobiliare, proseguono nella loro familiarità alla sicurezza per vocazione di discendenza cattolica da "famigli" di Vescovi e ricchi Principi della chiesa e non, intoccabili ma senz'altro in odore di Santità, Alti prelati e Alti ufficiali e anche qualche appuntato furbo.
Questa è la realtà oscurantista dove i soliti poveretti la stanno pagando duramente, dove il rispetto per la gente si confonde con nel nuovo schiavismo in salsa Italo-Europea.
In questo inferno in terra, la colpa è stata è e sarà sempre dei poveri, degli ignoranti, di coloro che per produrre non hanno studiato o che la scuola ha formato per essere dei “lavoratori” nemmeno capaci di chiedere il rispetto a coloro che dovrebbero difenderli, a quei sindacati che non hanno richiesto trasparenza in cambio delle tasse requisiste in busta paga pur di assicurassi poltrone e potere. Quei sindacati che hanno enfatizzato Jan Palach quando si diede fuoco a Praga “ patriota cecoslovacco” divenuto simbolo della resistenza anti-sovietica del suo Paese e anche un compositore italiano ha scritto una composizione dal titolo Requiem per Jan Palach, eseguita in prima assoluta dalla Städtisches Orchester Gelsenkirchen (Germania). Con soldi per tutti poiché la partitura è pubblicata dalle Edizioni Suvini Zerboni, forse in nome di una presunta “democrazia”. Peccato che oggi quando qualcuno brucia non se ne parla più, sempre in nome di una presunta “democrazia”!. Chi ha lavorato e lavora nei fatti ha già bruciato non solo i piccoli risparmi ma anche l’umile e onesta vita.
Il silenzio è d’obbligo e l’oscurantismo impera, ma chi se ne frega tanto è roba da miserabili buona parte già ghettizzati nelle case popolari e ben controllati e esatti.
Scusateci ora lo sappiamo, la colpa è nostra che non abbiamo pregato sufficientemente per voi!
Grazie di essere così onesti e buoni.