Il tempo degli altitonanti comunicati di entrata in guerra è finito con la seconda guerra mondiale, ora la guerra è di fatto comunicata alla gente attraverso schemi che vanno dal desiderio di pace alla necessita di esplorare le possibilità di limitare i danni ecc. Un gran fair play internazionale che nasconde la brutalità della realtà localizzata ormai globale.
Mai l’Europa ha vissuto un periodo così lungo di pace, il dolore e il piacere della guerra hanno da sempre sovrastato le nostre vite.L’arroganza sul più debole, la non considerazione dell’essere umano, la sua ingenuità, esseri dimenticati e soli nella fragilità, zittiti in un silenzio, in un urlo di dolore soffocato dalla guerra.
Un onda, questo tsunami umano, che non conosciamo se è l’inizio e dove arriverà o se l’onda si fermerà, comunque il dolore è iniziato.
Travolti da un onda i più deboli non riusciranno a resistergli e le classi più fragili verranno sommerse ovunque, affonderanno con l’umanità stravolta, confusa, da uomini su altri uomini obbligati a perdere la conoscenza delle cose nel nome del loro stesso bene. Mentre altri più fortunati da sempre, difesi dalla loro ricchezza potranno continuare ad imperare in un mondo globale di dolore nel nome del benessere indirizzato e programmato.
La qualità della vita:
La qualità della vita:
Chi non vorrebbe essere Tedesco?
Il modello sociale Tedesco chiaramente gratificante per coloro che lavorano o hanno lavorato, riconosce i sacrifici fatti nella attuale realtà , i pensionati che hanno già dato la trattenuta delle tasse quando lavoravano, non subiscono una doppia imposizione con altre trattenute sulla pensione, come invece avviene in Italia con una doppia imposizione che nessuno vuole togliere, ma che abbassa notevolmente la qualità di vita già misera che abbiamo per i pensionati. La casa è accessibile e non calcola su impoverimento di chi produce, quale travaso di ricchezza a sostegno di una classe sociale sull'altra, diventa un costo equo e indirizzato alla concorrenzialità e alla evoluzione tecnologica del mercato.
E noi?
L’indirizzo politico del Governo Renziano sostiene di aver superato la crisi anzi divenuto locomotore trainante dell’economia Europa. In analisi resta il dubbio di squallida propaganda.
Il successo indicato dell’expo non è comparato con altre Expo passate, ed è evidente la mancata opportunità di un evoluzione tecnologica o almo di allineamento con i pesi evoluti, riconfermando lo scopo di consolidare la ricchezza di gruppi sociali già strutturati dalle raccomandazioni e corruzione, elemento fondanti che hanno guidato si dai primi passi questo evento. Fatto sostenuto dalla impossibilita, causa impedimenti tecnologici/informatici di applicare il decreto legislativo del 14 marzo 2013, n. 33. Ci troviamo in un sistema fondato sulla ingenuità e la mancanza di conoscenza, guidato dallo’’opportunismo della Politica.  |
| applicare il decreto legislativo del 14 marzo 2013, n. 33. |
Questa se non è mafia cosa è? Gruppi chiusi che limitano aperture a nuove strade e pensieri, Nessuna sperimentazione per scoprire ciò che è veramente possibile nel business, obbligando le persone su tracciati di comunicazione decisi da mass media di massa in un schema di echi e riprese di notizie. L’arretratezza nelle diffusione dell’informatica il digital divide imposto, sono la dimostrazione della volontà di continuare nella corruzione, un ritardo evolutivo per impossessarsi della nostra vita, nella assenza silenzioso compromesso di coloro che avrebbero dovuto parlare in nome della gente.
Oltre le squallide insinuazioni che ripete costantemente il presidente del Consiglio dei Ministri Dott. Renzi la realtà è un’altra, ed è la critica costruttiva lontana dal disfattismo o dallo sperare che tutto vada male (peggio di così si può sempre andare). La corruzione viene confermata certo bisogna farla con più attenzione a non farsi prendere le agevolazioni e le garanzie al perdurare visto anche la mancanza di un giornalismo investigativo efficiente è la non applicazione tecnica di fatto del decreto legislativo del 14 marzo 2013, n. 33.
Il sistema di raccomandazioni: viene confermato la sua affidabilità e struttura rimandando alle esordienze storiche di Napoleone Bonaparte l’ultima meritocrazia al potere, anzi, strutturando il conflitto concorrenziale (lotta tra poveri) verso le fasce più deboli della popolazione al fine di poter sfruttarla al meglio e abbassarne la qualità di vita a proprio favore.. Nessuna sperimentazione per scoprire ciò che è veramente possibile nel business.
Nessun dubbio che Renzi dica il vero la crisi è superata, ma per chi?
Secondo un punto di vista innovativo e progressista o invece secondo un punto di vista conservatore?
L’attuale governo ha l’assoluta vittoria almeno a parole travestendosi da progressista e riformista ma nei fatti restando conservatore.
Ora il punto per noi cittadini progressisti e realmente riformisti è: quale partito lo è veramente?
La conclusione è che in Italia manca una forza realmente evolutiva progressista e riformista pertanto noi tutti siamo obbligati, e questa è Democrazia?
Grande successo di RENZI?
Allora tolga le tasse dalle pensioni subito e restituisca gli arretrati rubati!
