Il popolo, la gente anni or sono, quando voleva definire un sopruso lo rappresentava come se alla fine o durante una partita a carte, le regole venissero cambiate da qualcuno per favorire se stesso e queste regole divenissero la regola del gioco. Questo avveniva poiché a qualsiasi nobile gli era permesso e poteva far ciò quando giocava o trattava con un proprio servo o cittadino.
Una conseguenza la conosciamo bene, quando il popolo si arrabbiò, iniziò ad alzare le ghigliottine e caddero tante di quelle teste che ancora ce ne si ricorda il rotolare.
A distanza di anni la classe nobile ha lasciato, ha capito si è corretta, ma è stata soppiantata da notai, avvocati medici e professori, i quali pensano di poter sempre cambiare le regole del gioco a loro favore durante la partita, mentendo nella ignoranza la gente.
Così ci troviamo davanti a parcelle variabili, cure mediche specie quelle odontostomatologiche sbagliate, avvocati che difendono non il proprio cliente ma fanno l’interesse della controparte, giudici corrotti e ignoranti, politici opportunisti e avidi.
In questa vecchia farsa, milioni di cittadini soffrono e non possono opporsi per via della struttura del sistema, ma visto che nessuno al potere ascolta o finge d’ignorare, forse è ora di ricominciare a sentire il suono del rotolare.
f.to
i violini di luglio