L'attualità e la guerra.
(Sesso, droga e che musica! Rappresentano la santa trinità dell'edonismo?).
E' il momento di discutere di Europa, specialmente per la Francia, Germania e Italia su quale dovrebbe essere il loro ruolo sulla scia delle divisioni sulla Brexit, la crisi economica e la migrazione.L'attuale momento vede la crisi economica e migratoria avvicina ad una svolta conseguenziale al crocevia storico in cui ci troviamo ed emerge un attore inaspettato e rilevante è che paradossalmente la Brexit e le conseguenze dell protezionismo del presidente americano Donald Trump e altre pressioni internazionali che aprono nuove opportunità con accordi commerciali, alcuni già consolidate, come per il Mercosur (blocco commerciale sudamericano), il Canada e il Giappone", inoltre si intravedono altre nuove opportunità conseguenti. ".Paradossalmente, l'arrivo della "presidenza imprevedibile, isolazionista e protezionista" di Trump che è stata positivo per l'UE.

Lo stupro in tempo di guerra è prevenibile, e affrontarlo è la responsabilità collettiva della comunità. Lo stupro economico e l'accettazione del sistema.
Se le Nazioni unite affrontano questo fenomeno con superficialità come è stato fatto forse il consiglio lo si può trovare in ogni aratorio, consigli e soddisfazioni superiori di gran lunga in contenuti.
Il fenomeno della violenza è collegato si direttamente che indirettamente e fa parte della storia cognitiva dei tutti i sistemi.
Il predatore si esplicita in molte forme, quella più consistente viene negata e taciuta, esempi sono come quello attuale della ragazza che è morta a Macerata, oppure in modo più strettamente legato al sistema potere i fatti riguardanti Berlusconi, o come fatti avvenuti nello scandalo Clinton o la presunta uso della prostituzione dell'attuale presidente Trump, fElementi che anche nel periodo Comunista avvenivano con altre forme di potere, e si inseriscono nel contesto sociale sin nei più reconditi angoli della nostra vita.
Un ffenome taciuto anche perche conseguenziale alla struttura architettonica della società in cui viviamo.
La prostituzione è un elemento rilevante in questo contesto e rappresenta anche il termometro sociale del momento.

Il sesso è rilevante e soddisfa più che una partita di calcio o un film.
La competizione economica in questo settore è di equilibrio, non interferenza di sfere d'interesse l'una sull'altra. Ognuno ha la sua fetta. Poi avviene che in alcuni casi d'interessi che si scontrano con motivazioni che vanno da quella sentimentale a quella economica e qui nascono i conflitti.
In vicina correlazione vi è la questione droga che si accavalla e aumenta sia la possibilità di guadagno e che potremmo suddividere in tre fasce, Quella legata alle droghe leggere come la marijuana, hascisc, fascia intermedia - quella di fascia alta legata alla coca -, e quella dei disperati bassa legata alla eroina.
Ovvio è che agli Interni ben si sanno queste cose, resta l'interrogativo quale sia la capacità di gestione o se la presenza è solo per opportunita individuale e di gruppo.
Lecito è domandarci se questi elementi sono solo d'interesse e divertimento o se rientrano in quella sfera di benefizi che lo Stato offre quale privilegio esclusivo per i propri funzionari.
Sarà interessante in questo contesto verificare la sentenza che verrà pubblicata per l'affare Berlusconi.
Certo è che su questo argomento vi è un incrocio nel quale l' equilibrio impone molteplici fattori e un non nulla e tutto può accadere, necessita che alcune fragili
vengano rispettate al fine di non prevalere la dove la fragilità ha necessita.
Dare a Cesare quel che è di Cesare sembra il senso giusto dal greco: Ἀπόδοτε οὖν τὰ Καίσαρος Καίσαρι καὶ τὰ τοῦ Θεοῦ τῷ Θεῷ; latino: Reddite quae sunt Caesaris Caesari et quae sunt Dei Deo) è una celebre frase detta da Gesù e riportata nei vangeli sinottici, in particolare nel Vangelo secondo Matteo 22,21, nel Vangelo secondo Marco 12.29 e nel Vangelo secondo Luca 20,25. È un detto registrato anche al di fuori degli scritti canonici: è presente nel Vangelo di Tommaso (100,2-3) e, rielaborato, nel Vangelo Egerton (3,1-6).