L’indignazione cresce quando d’estate avviene l’abbandono dei nostri amici cani. Coloro che abbandonano queste bestie indifese vengo indicati con insulti, i mezzi di comunicazione ampiamente indicano quale scorrettezza, quale inumanità in questo gesto vigliacco e crudele sia contenuto.
Chi sono in questa sottospecie abbondonato non considerata nemmeno come dei canidi ?
Appartiene alla classe animale umana povera, di quei lavoratori provenienti specialmente dall’est, che sono in attesa del contratto di lavoro tanto aspettato, promesso e mai ricevuto, pagati in nero e sfruttati per meno di 3 euro allora.
Quando il ricco signore, che evade empiamente le tasse ,che li paga con proventi da giri in nero, cerchi economici dannosi a tutta la società, non ne ha più bisogno li abbandona nel vero senso del termine.
Una rappresentazione di quanta poca umanità abbiano questi ricchi, avide persone che pur di proseguire nel loro benessere a scapito di altri sono disposte a distruggere qualsiasi valore umano.
Eppure siamo in Europa, in una Europa che vorrebbe essere la culla di giustizia e cultura.
Speriamo che qualche essere umano con un po’ di decoro si unisca a questo grido di dolore e non resti impassibile davanti a questa avida e incredibile situazione.
Ci auguriamo per il futuro della umanità intera, che prima che ci si indigni giustamente per l’abbandono di un cane, ci si indigni per l’abbandono di un essere umano.
Uliana Gromova
Uliana Gromova