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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

dal 1764 voce illuminista a Milano.
sinossi viva

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8 agosto 2013

"SALVIAMO L'ITALIA!"

Fonte: WORLD PRESS
Vi è un indicatore ed è che seriamente dovrebbe essere preso in considerazione durante la crisi di una società: più “consulenti di comunicazione”, cercano di spiegare la crisi indicando la sua fine, maggiore è la crisi.
Stiamo attraversando un periodo di transizione analogo a quel periodo inziale della rivoluzione industriale, periodo che ha cambiato il modo di vivere e di pensare dell’intera umanità. Questa rivoluzione scientifica oltre a variare anche gli equilibri internazionali varia gli assetti economici e soprattutto sociali. Schemi legati all’occupazione al contenimento della società attraverso forme di lavoro stanno cambiando per lasciare spazio ad un maggior tempo libero per lo sviluppo della capacita intellettuale umana, vera miniera d’oro di tutti noi.

Ci ritroviamo inoltre davanti a schemi sociali la cui struttura piramidale chiusa su se stessa per il contenimento del proprio mercato,  più cerca di consolidarsi più decade come un castello di sabbia. Questo anche colpa dla crisi.

Una interconnessione troppo stretta tra lobby e potere politico rende incapace quest’ultimo di affrontare variabili da sempre indefinite che richiedono soluzioni variabili multiple, costringendo la stessa politica di guida ad una valutazione falsata della nuova realtà globale.  Vuol anche dire che pur sentendo o intuendo la transitorietà della situazione e pertanto l’estrema importanza di una formazione sociale evoluta le forze conservatrici rallentano e vorrebbbero determinare il ritmo e l'indirizzo della crisi. Un esempio figurato è che se cadi in un fiume devi nuotare con la corrente e non contro, al fine di non annegare.


Un esempio tra i tanti significativo della ormai definita crisi che investe il sistema Europeo  di questi momenti la grave crisi della Siemens che valeva € 103.000.000.000 sul mercato. Nel suo ultimo giorno, il suo valore di mercato è stato solo circa € 83.000.000.000!.  Si noti che la forza lavoro Siemens è, circa di 370.000 dipendenti ed è attiva in più di 200 paesi nel mondo (ovunque tranne la Corea del Nord). I dipendenti Siemens sono responsabili per circa 8.900 invenzioni all’anno. L’azienda impiega circa 18.000 ingegneri del software (nemmeno Microsoft ne ha di più ), e guadagna 78.000.000.000 € di fatturato annuo, con prodotti di alta qualita che i consumatori normali di solito notano solo quando si rompono.
Eppure è crisi conclamata.

Una parte di colpa è anche dovuta a quei sistemi industriali furbetti che sanno copiare e alla fine si dimostrano veri e propri sciacalli poiché se pur logico è copiare, (lo fanno tutti) sarebbe anche logico che una volta copiato il prodotto  venisse migliorato al fine di creare miglioramento , compensazione e una reale concorrenzialità, ne sono stati un esempio i Cinesi che inizialmente hanno copiato gli armamenti da altri e ora ne stanno producendo propri evoluti e concorrenziali. Tutti spiano quello che fanno gli alri.

Questo potrebbe far riflette anche sul sistema educativo della società che pensa all’apprendimento quale momento limitato, come se esistessero ancora le catene di montaggio tanto care all’industria,quale influenza nella vita delle persone, nelle scuole, quale punto di raggiungimento per poi dedicarsi al lavoro e al frutto di quanto si è studiato. Il ritmo della vita è cambiato quanto sono cambiate le possibilità di aggiornamento, il ritmo evolutivo sociale si è accelerato.
La questione tragica è che ci troviamo gestiti da una politica che sa gridare grandi slogan tipo “Salviamo l’Italia” ma ha oltre le idee confuse e il conservatorismo fa finta di usare i mezzi tecnologici evoluti magari facendosi vedere che sà  usare un computer ma in  effetti non è capace di  nessuna proposta valida per l’uscita dalla crisi.
L’Italia  si trova guidata solo da forze conservatrici sia per questioni filosofiche che economiche e mancando uno schema progressista ci stiamo domandando quale fine faremo!

PES Milano, l’opinione della segreteria.