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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

dal 1764 voce illuminista a Milano.
sinossi viva

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29 maggio 2018

Come da una lettera sbagliata si possano trarre dei benefici.

Come da una lettera sbagliata si possano trarre dei benefici.

Al , ludibrio internazionale le pagine di FaceBook e stampa si sono scatenate indicando il fallace Presidente Donald Trump nei suoi scritti, "ribottato" dalla professoressa Yvonne Mason ,
(Vedi la lettera corretta https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1895166367174016&set=a.102982503059087.6488.100000420131138&type=3 )


La vicenda, anche se pare superficiale mostra contenuti alquanto preoccupanti, nella cognizione del "se tanto mi da tanto". 
Quando Il Presidente  Donald Trum scrive una lettera a qualche Presidente, (l'ultima emersa agli occhi di tutti è quella al Presidente Nord Coreano),  quale potrebbe essere la sua valenza conseguenziale: - "No lei ha interpretato male"- oppure  -"L'impostazione stilistica inusuale racchiudeva un messaggio che lei non è stato capace di cogliere"- o - " L'errore indicava che la lettera non aveva alcun significato" -, ecc.
La variabilità delle ipotesi interpretative o l'errore grammaticale, linguistico, come potrebbe essere interpretato in momenti conflittuali dove "più la tiri al tuo nemico più sei bravo?

L'ultimo confine saranno le lingue?
Analizziamo la questione "socialmente",  già indicare questo  avverbio che è una parte invariabile della frase, tale da modificare, armonizzare o determinare un verbo o altro avverbio, risulta difficile poiché l'analisi che la maggioranza delle persone, conseguenzialmente al momento in cui viviamo oggi è coinvolto dai "social" e conseguenzialmente da un interpretazione emotiva superficiale ma comune indotta. Il risultato da sempre è un evoluzione stilistica cognitiva e nel tempo in cui i "social" occupano un grande potere e, in cui la traduzione attraverso IA (Intelligenza artificiale) da la possibilità di comunicare con il resto del mondo risulta immediata, pur avendo variabili linguistiche , come una volta avveniva in contesti di comunicazione ridotta agli spazi circostanti. 
Se guardiamo i sinonimi possiamo cogliere che "social" è la relazione al benessere dell'umanità, culturalmente, filosoficamente, politicamente, psicologicamente, antropologicamente, eticamente, eugeneticamente, umanamente. 
Come indica il sociale Wiki "Gli organismi viventi, inclusi gli esseri umani, sono sociali quando vivono collettivamente in popolazioni interagenti, che ne siano consapevoli e se l'interazione sia volontaria o involontaria"  e prosegue nella definizione "In mancanza di un accordo ecc. (vedi https://en.wikipedia.org/wiki/Social ). 
Questo con 14 variabili di lingue e un ampiezza di possibili interpretazione" non accordate" globalmente, che variano anche in rapporto alla musicalità di ogni lingua nelle sue espressioni comuni sin a giungere alle influenze dialettali locali.
Schiere di dotti professori potrebbero scrivere tomi su tomi in materia, sin al considerare  l'esame del Max Plack Institute il quale ha esposto interessanti studi sulla evoluzione linguistica.
Si potrebbe iniziare una discussione su questo argomento lunga e dotta con muri di libri adattati a tal proposito e zittire, chi nella sua semplicità e immaginaria libertà espressiva commette errori di grammatica o di sintassi, giungendo al fine nel dotto detto  latino "errare humanum est, perseverare autem diabolicum". 
Il risultato potrebbe essere solo la comunicazione ufficiale e gli scritti ufficiali, redatti da organi ufficiali, i quali avrebbero il diritto di essere presi in seria considerazione.
Un muro che esclude la maggioranza degli esseri presenti su questa terra, un muro contro  le stesse logiche dei marketing commerciali si scontrerebbero nel mondo, poiché la semplificazione sull'usuale  modo di dire è strategia di mercato.
E se questi organi ufficiali sbagliano, come è avvenuto per Trump?
Errore voluto o usuale o un modo attuale di esporre significati globali?
Facile la soluzione: muro linguistico, no muro, significato occulto o errore umano, sin a giungere al fatto di rottura finale  "sono responsabile di ciò che scrivo non di ciò che interpreti dai miei scritti" .
Come allora non prendere in considerazione le lunghe pagine di clausole contrattuali e specifiche che nel loro voler chiarire alcune parti di accordi tendono strategicamente a complicare, ingarbugliare in tal modo che l'interpretazione diventa variabile e l'oggettivazione è solo seguente a un giudizio di "sicura parte", come rapportarsi al fatto che  oggi nel tentativo di evitare l'esclusione sociale, nel richiamo ad una partecipazione comune questa vessazione traspare solo essere un tentativo di speculazione di un potere su altri.
Semplifichiamo  e ammettiamo il caso di un testamento olografo nel quale vi sia un errore grammaticale  o di sintassi nella stesura, e il conseguente  disaccordo delle parti sull'interpretazione che cosa si dovrebbero fare? 
-Semplicemente accordarsi.-
Se questo non avviene è conseguenziale alla tentata speculazione di una parte sull'altra, di conseguenza la parte che sta subendo l'attacco o subisce e accetta o avviene un conflitto. 
Il sapere umano allora chiama una terza parte che dovrebbe essere neutrale a sedare la rissa che sia giudice, che sia  l'ONU o latra parte socialmente designata.
Il comportamento di giudizio nella analisi delle parti in litigio dovrebbe individuare se vi è una speculazione economica, sociale, politica, ecc.  
Valutare se la tentata sottomissione di una parte sull'altra è il motivo che ha indotto il confronto.
Quando questo non avviene nel giusto equilibrio allora il giudizio emesso è politico a favorire l'interesse di una parte sull'altra, sottomissione. 
Il giudizio viene dettato per imporre l'uno sull'altro, un giudizio  di potere imposto con la forza,  una forza che dovrebbe essere neutrale diventa di parte.
Le motivazioni esecutive di un trattato o di una scrittura privata hanno queste identiche valenze. Come il giudizio del ricco sul povero e di uno Stato su di un altro, o di una persona sull'altra, di una etnia sull'altra.

Resta il fatto interpretativo finale che non può escludere il sociale, dando ampio spazio di discussione ma la cui interpretazione non può essere cavillosa oscura, ma apparente lasciata alla consuetudine cognitiva comune e, non strategicamente compromessa da ipotesi laterali indotte. 
Ma la questione non finisce qui poiché è subentrata la terza parte il giudicante, dal quale ci si dovrebbe aspettare un comportamento neutrale... ma il  detto sociale "tra i due litiganti il terzo gode" pare ormai la stesura di una partitura musicale la cui dissonanza  sfugge al sociale senza accordo d'intervallo diventando punitiva se non equamente proporzionale alla forza delle parti.
Il trovare il modo di forviare significati che pur nella loro interpretazione possono individuare valenze diverse deve, "dovrebbe"  far comprender quale delle parti cerca di obbligare l'altra al proprio scopo ed evitare che ciò accada. Verificare se l'altra parte si oppone impedendo le giuste rivalse autonome dell'altra  o, se vi sono parti in causa che hanno strutturato strategicamente accordi trasversali a scapito della parte più debole, cercando di evitare che queste ipotesi di squilibrio e che questo accadano.
E' cosa da  considerasi profondamente poiché compromette l'esistenza stessa di culture diverse, la biodiversità cognitiva, il sapere umano, non dando altre possibilità alla parte sottostante. Al più fragile non gli si da altra scelta o asservirsi subire e pagare o combattere duramente al fine di non scomparire, una scelta così profonda che a ricaduta arriva a significativi parallelismi sino al razzismo di specie,  è strategia politica una scelta di campo e di responsabilità sociale trasparente.
-mm-@live.it