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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

dal 1764 voce illuminista a Milano.
sinossi viva

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3 novembre 2020

La questione religioni e il terrorismo.

 La questione religioni e il terrorismo.

La storia dell’umanità insegna che guerre e sofferenze molto spesso vengono guidate dallo squilibrio di  religioni nel loro estremismo e assolutismo, a volte nascosto nel silenzio nella fragilità di un bisogno superiore che ci protegga o nel fervore di una spiritualità.

Resta il fatto che su questa terra ci sono molti Dei, molte religioni, molti credi. molti popoli, più o meno organizzati ma presenti a completamento e rappresentanti direttamente o indirettamente anche questioni economiche relative alle loro organizzazioni.

Forse il momento di riflettere seriamente, sui fatti terroristici che stanno avvenendo e richiede una strategia diversa affinché un umano giudizio di buon senso possa. 

Ovvio che coloro che si indicano come Dei in terra non gradiranno che il giudizio umano possa organizzare un convivere globale. Questo è un paradosso al quale dovremmo mettere un limite globale, non per ostacolare la loro evoluzione, ma per renderla accettabilmente meno pericolosa e meno succosa di qualche ignoranza strutturata.

Per poter giungere a questo compromesso sociale globale, situazioni politiche religiose apparenti o occulte dovrebbero trovare il loro spazio, ma anche considerare che a questo mondo si deve prendere coscienza che esistano organizzazioni sociali indipendenti, e superare forme che inseguono esclusivamente brame di potere.

IL comunismo è una forma di organizzazione sociale che non piace, basata sulla cultura,  ancora oggi nel nostro paese Comunismo è sinonimo di violenza, vero o falso che sia quando si parla di comunismo politici e saggi se ne riempiono la bocca quale esempio del male assoluto con fine e scopo elettorale, ma anche il comunismo è cambiato si è modificato.  Eppure…

La più importante testata cinese al mondo comunista o socialista, GobalTime di oggi presenta un articolo sulla questionedello Xinjiang e pubblica un rapporto sulla libertà di credo religioso. Se di buon senso vogliamo parlare di reale convinzione antiterroristica e non di favole dovremmo riflettere e far si che questo schema di libertà religiosa sia considerato dall' ONU,  come parte di base di partenza per uno sviluppo sociale libero globale,  nella specificità che la stessa libertà vincola tutti gli esseri. 

La capacità umana di condurre il buon senso organizzativo non si pone sopra o sotto le questioni dogmatiche, pone solo le basi affinché tutti anche agnostici, evoluzionisti, non credenti, laici ecc. possano vivere nel rispetto comune della vita.

Non perdiamo anche questo, perché una guerra favorirebbe solo quell’esaltazione, quella storica pazzia, che solo nel dolore nella sofferenza si trova Dio.



Le opinioni e le opinioni espresse nell'articolo non riflettono necessariamente quelle  del “il Caffe sapere aude”: